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Giugno Tè e Afternoon-Tea

Afternoon Tea-Tè Verde

Il Tè Verde e i suoi benefici

Il tè verde è una tipologia di tè ottenuta con le foglie e le gemme della pianta Camellia sinensis e a differenza di altre varianti le foglie non vengono ossidate. Esistono varie tipologie di questa bevanda che si distinguono dai diversi tipi di lavorazione delle foglie. In generale i tè verdi sono molto più delicati e leggeri di quelli neri, ma più intensi di quelli bianchi. Offrono un insieme di aromi e sapori che vanno dalle verdure cotte, le noci e le mandorle agli agrumi e altri frutti.

Attualmente si produce in tutto il mondo, ma quelli provenienti dalla Cina e il Giappone sono ritenuti i migliori. Quelli cinesi sono più morbidi, dolci e delicati mentre quelli giapponesi sono più intensi e astringenti.

Il tè verde è in generale il tè che va bene per qualsiasi momento della giornata. È adatto a metà mattina, durante il pranzo, a metà pomeriggio e dopo cena e va associato in genere al pesce, verdure bollite o grigliate, cibi fritti e dolci cremosi e frutta fresca.

Tipi di Tè Verde

Il tè verde si divide in diverse tipologie, alcune di queste sono:

Sencha (giapponese)

Bancha (giapponese)

Matcha (giapponese)

Hua Ding (cinese)

Chang-xing (cinese)

Long Jing (cinese)

I benefici del Tè Verde

Il tè verde fin dai tempi antichi veniva usato come medicinale naturale e diverse ricerche scientifiche negli ultimi anni hanno confermato le sue proprietà considerandola una delle bevande più salutari del pianeta.

Il tè verde è ricco di antiossidanti, i quali possono avere diversi effetti benefici sul nostro organismo.

Migliora le funzioni cerebrali

Aumenta la combustione dei grassi

Può ridurre il rischio di tumori

Protegge il cervello dall’invecchiamento

Contrasta l’alitosi

Aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari

Può aiutare a perder peso

Avete una tipologia di tè preferita? Se sì non esitate a scriverlo nei commenti 😉

Un caro saluto

Betty Esse


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Maggio Marzo Tè e Afternoon-Tea

Afternoon Tea-Tè e cibo, come abbinarli

Photo by Diana Light on Pexels.com

Afternoon Tea-Tè e cibo, come abbinarli

Buon Pomeriggio lettori 🙂

Oggi per il nostro Afternoon Tea ho deciso di fare qualche accenno sugli abbinamenti tè/cibo.

Quando si organizza un tè, ma anche semplicemente quando siamo da soli e ci vogliamo coccolare davanti a una buona tazza di questa pregiata bevanda, bisogna tener conto degli abbinamenti da fare con il cibo che l’accompagna.

Ad esempio: se è verità assoluta che un tè nero accompagni perfettamente gli scones con marmellata e panna acida, è anche vero che se utilizziamo una miscela più corposa rispetto a un Darjeeling medio, tipo quella del tè nero Ceylon che ha un sapore consistente in bocca, rischieremo di coprire del tutto il sapore degli scones. Al contrario, scegliendo una miscela leggera, il sapore burroso dello scones nasconderebbe del tutto il sapore del tè. Occorre quindi cercare un equilibrio tra il tè e il cibo per far sì che i loro sapori si potenzino a vicenda. Il consiglio che posso dare quindi, al di là delle regole generali di abbinamento che sto per elencarvi, è quello di assaggiare sempre la miscela da servire prima di decidere quale cibo abbinare.

Regole generali di abbinamento

Tè bianchi: da soli

Tè dorati: da soli

Tè verdi giapponesi: con pesce, cibi fritti e dolci grassi.

Tè verdi cinesi: con noodles, verdure bollite o grigliate, pesce, dolci cremosi, delicati e alla frutta.

Tè blu (Oolong): da soli con pasticceria, cioccolato, miele e noci.

Tè neri (rossi): con formaggi. carni, insaccati, pasta, dolci e marmellate, pasticceria e cibi speziati.

Puerh: con cibi molto speziati, funghi e cibi molto oleosi e grassi.

Spero vi sia stato utile il mio articolo 🙂

Vi do appuntamento con il nostro Afternoon Tea a venerdì prossimo con un’altra ricetta da gustare.

Un caro saluto

Betty Esse


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Maggio Tè e Afternoon-Tea

Chanoyu-Cerimonia del tè giapponese

Oggi si torna a parlare del Chanoyu, la cerimonia giapponese del tè.

Cerimonia influenzata dal buddismo zen, è la più strutturata e regolata da un preciso protocollo da seguire. L’obbiettivo di questa cerimonia è la creazione di un’atmosfera speciale, silenziosa, dove i partecipanti posso assaporare il tè e nel mentre possono ammirare la natura, i dipinti e le opere d’arte. Lo scopo è far dimenticare tutti gli oggetti materiali per purificare l’anima attraverso la natura per poi raggiungere uno stato di armonia spirituale con l’universo. Il tè Matcha, anche se generalmente usato per questa cerimonia, viene anche bevuto nel quotidiano per i suoi benefici sulla salute e si utilizza anche per preparare dolci, gelati e biscotti.

Ma adesso vediamo come e dove viene svolta questa cerimonia dal carattere zen 🙂

La prima fase di questa cerimonia consiste in un pasto leggero durante il quale non si beve ancora il tè.

Tutti i partecipanti si inginocchiano sul tatami che ricopre il pavimento della casa del tè. 

Gli ospiti si riuniscono nella sala d’attesa. Il maestro si presenta e li conduce in un sentiero lungo il giardino dove al lato è posto un recipiente in pietra contenente acqua o una fontana dove gli ospiti laveranno mani e bocca, dopodiché il maestro li condurrà nella sukiya o casa del tè con un inchino. Ogni ospite si inginocchia di fronte all’altare o tokonoma compiendo una riverenza poi osserva l’opera d’arte esposta che può essere un dipinto o una composizione floreale. Dopo questo viene servito il kaiser, che termina con dolci per dessert. Ci sarà poi una pausa intermedia detta Naka-dechi, gli ospiti saranno invitati ad andare in giardino e prima di rientrare dovranno sciacquare mani e bocca ancora una volta. Arriviamo alla fase principale della cerimonia, quella in cui viene servito il tè matcha denso, detto anche Goza-iri.

L’anfitrione suona un gong di metallo cinque o sette volte per richiamare gli ospiti nella Sukiya, nel frattempo il maestro della cerimonia avrà già sistemato tutto l’occorrente per procedere alla preparazione del tè. L’ospite si muove in ginocchio per prendere la scodella, si inchina verso gli altri e posiziona la scodella nel palmo della mano, ne assapora il contenuto con un elogio poi passa la scodella all’altro ospite ripetendo gli stessi movimenti fino a ché la scodella ritornerà nelle mani dell’ospite principale.

Fatto questo verrà preparata una scodella per ogni ospite che berrà l’intero contenuto. Ogni ospite finita la degustazione del tè riporterà la propria scodella al maestro che le pulirà con acqua e un tovagliolo detto Chakin, dopodiché si congederà con una riverenza silenziosa segno che la cerimonia è giunta al termine.

Spero che vi sia piaciuto il mio articolo di approfondimento sul tè Matcha, se sì, o se avete esperienze e consigli da condividere fatelo nei commenti 😉

Un caro saluto

Betty Esse

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Maggio

La Cerimonia del Tè Giapponese

Chanoyu o Chadô (Sadô)

Buongiorno lettori 🙂

Oggi torniamo a parlare di tè e con esso di tradizioni, che a parer mio hanno sempre il loro fascino.

In Giappone, la cerimonia del tè, è il modo ufficiale di preparare il tè verde Matcha, un tè in polvere, dal colore molto intenso. Questa cerimonia viene appunto chiamata Chanoyu, che letteralmente vuol dire: acqua calda per il tè, oppure Chadô o Sadô che invece significa “la via del tè”. Questa cerimonia influenzata dal buddismo zen, è la più strutturata e regolata da un preciso protocollo da seguire. L’obbiettivo di questa cerimonia è la creazione di un’atmosfera speciale, silenziosa, dove i partecipanti posso assaporare il tè e nel mentre possono ammirare la natura, i dipinti e le opere d’arte. Lo scopo è far dimenticare tutti gli oggetti materiali per purificare l’anima attraverso la natura per poi raggiungere uno stato di armonia spirituale con l’universo. Il tè Matcha, anche se generalmente usato per questa cerimonia, viene anche bevuto nel quotidiano per i suoi benefici sulla salute e si utilizza anche per preparare dolci, gelati e biscotti.

I principi del Chanoyu

Wa: armonia

Kei: rispetto

Sei: purezza

Jaku: tranquillità

Si dice che celebrare la cerimonia con la consapevolezza di questi principi possa trasformare l’anima.

Ma dove si svolge la cerimonia? Viene generalmente praticata nel giardino che porta alla casa del tè, generalmente circondati da sorgenti d’acqua, nella Sukiya o casa del tè (usata esclusivamente per questa cerimonia) o al Tokonoma (un altare dove si espongono opere d’arte per essere ammirate.

Nel prossimo appuntamento con questa gustosa bevanda vedremo nello specifico come si svolge il Chanoyu, quindi vi do appuntamento a venerdì prossimo per scoprirlo 😉

Un caro saluto

Betty Esse


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Archivio articoli Erbe e dintorni. Naturalmente con Enza Ricette

Biscotti alla lavanda

Vi propongo oggi una ricetta incredibile!

Morbidi biscotti burrosi alla lavanda. Una delle mie piante preferite, in verità sono molte, ho così trovato il modo di utilizzarla anche in cucina per far rilasciare profumo e dolcezza

La ricetta è molto semplice. Prendete 400 g di farina tipo 0, 100 g di fecola di patate, 250 g di burro. 1 uovo, e 150 g di zucchero a velo, 2 cucchiaini di polvere di fiori di lavanda (Ho macinato i fiori secchi della mia lavanda con il macina caffè)

Fate ammorbidire il burro e impastate tutti gli ingredienti insieme, lasciate riposare nel frigorifero per un’ora circa, sarà così più lavorabile.

Stendete l’impasto su una spianatoia infarinata e tagliate la forma desiderata, naturalmente io ho ricavato dei fiorellini, ma vi svelo un altro segreto. Con lo stesso impasto e della marmellata di albicocche potete farcire dei colurgiones, una tipica pasta sarda che io ho adattato per l’occorrenza. Prendete un etto di farina tipo 00 impastatela con acqua fino a ottenere un impasto omogeneo. Stendete questo impasto in un foglio molto sottile e tagliate un dischetto, mezzo cucchiaino di marmellata e una noce d’impasto sopra, chiudete i colurgiones. Infornate i vostri biscotti di sola frolla in forno a 180° lasciateli appena dorare, alla fine infornate i finti colurgiones. Le paste frolle le ho glassate di azzurro con glassa fatta di acqua e zucchero a velo e il colorante. il risultato visivo è quello in foto. Profumo e sapore lo scoprirete quando assaggiate questa delizia accompagnata con un tè verde o un tè al gelsomino. Voi abbinateli come meglio credete. Vi stupiranno!

Il nome comune “lavanda” con il quale siamo abituati a chiamare queste piante (ma anche quello scientifico Lavandula) è stato recepito nella lingua italiana dal gerundio latino del verbo “lavare” (lavandus, lavanda, lavandum = “che deve essere lavato”) per alludere al fatto che queste specie erano molto utilizzate nell’antichità (soprattutto nel Medioevo) per detergere il corpo.[2]Le specie di questo genere hanno un portamento arbustivo o subarbustivo o cespitoso-arbustivo oppure raramente erbaceo di breve durata. Queste piante sono fortemente aromatiche. L’indumento può essere glabro o variamente pubescente talvolta con peli stellati. La forma biologica prevalente (almeno per le specie della flora spontanea italiana) è nano-fanerofite (NP), ossia sono piante perenni e legnose, con gemme svernanti poste ad un’altezza dal suolo tra i 30 cm e i 2 metri

La lavanda è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà antiemeticheantisetticheanalgesichebattericidevasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un blando sedativo. L’olio essenziale di lavanda è l’olio eterico più utilizzato in profumeria.

In aromaterapia, viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l’influenza. Inoltre viene ritenuta efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanza omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d’orecchie.[21]

Qualche goccia di olio essenziale, aggiunta nell’acqua del bagno, aiuta a rilassare. Per uso cosmetico, se utilizzata nell’ultimo risciacquo, quando si lavano i capelli, oltre che dare un profumo delizioso, aiuta a combattere i capelli grassi.

I fiori di lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma anche se secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela nei cassetti per profumare la biancheria. La pianta, che era già nota agli antichi, veniva usata anche per la preparazione di talismani e portafortuna, legati a pratiche magiche ed esoteriche.

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Marzo

Afternoon Tea-Tè e cibo, come abbinarli

Photo by Diana Light on Pexels.com

Afternoon Tea-Tè e cibo, come abbinarli

Buon Pomeriggio lettori 🙂

Oggi per il nostro Afternoon Tea ho deciso di fare qualche accenno sugli abbinamenti tè/cibo.

Quando si organizza un tè, ma anche semplicemente quando siamo da soli e ci vogliamo coccolare davanti a una buona tazza di questa pregiata bevanda, bisogna tener conto degli abbinamenti da fare con il cibo che l’accompagna.

Ad esempio: se è verità assoluta che un tè nero accompagni perfettamente gli scones con marmellata e panna acida, è anche vero che se utilizziamo una miscela più corposa rispetto a un Darjeeling medio, tipo quella del tè nero Ceylon che ha un sapore consistente in bocca, rischieremo di coprire del tutto il sapore degli scones. Al contrario, scegliendo una miscela leggera, il sapore burroso dello scones nasconderebbe del tutto il sapore del tè. Occorre quindi cercare un equilibrio tra il tè e il cibo per far sì che i loro sapori si potenzino a vicenda. Il consiglio che posso dare quindi, al di là delle regole generali di abbinamento che sto per elencarvi, è quello di assaggiare sempre la miscela da servire prima di decidere quale cibo abbinare.

Regole generali di abbinamento

Tè bianchi: da soli

Tè dorati: da soli

Tè verdi giapponesi: con pesce, cibi fritti e dolci grassi.

Tè verdi cinesi: con noodles, verdure bollite o grigliate, pesce, dolci cremosi, delicati e alla frutta.

Tè blu (Oolong): da soli con pasticceria, cioccolato, miele e noci.

Tè neri (rossi): con formaggi. carni, insaccati, pasta, dolci e marmellate, pasticceria e cibi speziati.

Puerh: con cibi molto speziati, funghi e cibi molto oleosi e grassi.

Spero vi sia stato utile il mio articolo 🙂

Vi do appuntamento con il nostro Afternoon Tea a venerdì prossimo con un’altra ricetta da gustare.

Un caro saluto

Betty Esse


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Archivio articoli Marzo

Afternoon Tea: Il Tè e il Gongfu Cha

La Cerimonia del Tè

Oggi torniamo a parlare di questa affascinante bevanda che, oltre ad essere buona da degustare per i nostri Afternoon Tea, porta con se un bagaglio culturale non indifferente e ammetto che probabilmente mi sono avvicinata sempre di più a questa proprio per il fascino della sua storia.

In particolare oggi vorrei soffermarmi sulla cerimonia del tè detta anche Gongfu cha che deve le sue antiche origini ai monaci buddisti cinesi, i quali utilizzavano questa bevanda sia a scopi curativi sia per stimolare la meditazione.

La tecnica e la maniera artistica di preparare, servire e degustare il tè fa sì che ogni cerimonia sia un’esperienza unica. Solitamente per questa cerimonia viene utilizzato il tè Oolong detto anche tè blu ed è un tipo di tè semiossidato.

In Cina questo rito è molto formale e ha delle precise regole. Non a caso Gongfu Cha significa “preparare il tè con grande abilità”, infatti ha una vera e propria “etichetta del tè” da seguire detta Cha Li.

Il Gongfu Cha

Il Gongfu Cha è un rito che in Cina vine compiuto fin dai tempi antichi in svariate occasioni: una visita, festeggiare un compleanno, durante un matrimonio, il rientro da un lungo viaggio o semplicemente in riunioni familiari.

Durante questa cerimonia, maggiormente se ci sono ospiti, va servito il miglior tè che si ha a disposizione: è un modo per ringraziare l’ospite mostrandogli rispetto e al contempo esibire il proprio status sociale.

Tornando poi al discorso “etichetta” in Cina non offrire il tè a un ospite equivale a un segno di maleducazione.

Sperando che vi sia piaciuto il mio approfondimento su questo argomento, vi consiglio di dare un’occhiata ai diversi video che si trovano nel web per vedere nella pratica come viene svolta questa cerimonia dal carattere zen 😉

P.S. Vi do appuntamento al prossimo venerdì per un’altra ricetta adeguata al nostro Afternoon Tea 🙂

Un caro saluto

Betty Esse

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Febbraio

Afternoon Tea – Il Tè è cultura

Il venerdì è la giornata in cui scrivo delle mie passioni:il Tè è una di queste 😀

Il Tè è millenario e molte civiltà lo hanno reso protagonista di molti aspetti della vita quotidiana, ha origine in Oriente dove attorno ad esso nascono diversi miti e leggende. Secondo una di queste il tè fu scoperto dall’imperatore cinese Shen-Nung intorno al 1250 a.C., al quale, mentre stava riposando sotto un albero, porsero una scodella d’acqua per dissetarsi. Il vento fece cadere nella sua scodella una foglia staccatasi da un albero di tè poco distante. Shen-Nung bevve la mistura e si senti subito rinvigorito, sollevato anche nella mente. Scoprendo dunque questi benefici incoraggiò la coltivazione di questa pianta per prepararne degli infusi quotidiani.

il Tè spegne la sete, riduce il senso di dormire, rallegra e ravviva il cuore

Shen-Nung

Come dicevamo all’inizio, il tè veniva apprezzato per il benessere corporale e mentale procurato dalla caffeina, successivamente anche per le sue proprietà medicinali. Infine poi è diventata una bevanda di lusso e distinzione, diventando segno di buon gusto e raffinatezza.

Fatto un accenno alle origini di questa gustosa bevanda, che bensì abbia origine da una sola pianta, la Camelia Sinensis, si distinugue in varie tipologie, le più comuni sono: Tè nero, Tè verde, Tè Giallo o Dorato, Tè Pouchong, Tè Oolong detto anche Tè blu e Tè bianco. La cosa che le contraddistingue sono i livelli di ossidazione delle foglie.

Personalmente sono una grande appassionata del tè in foglie, a parte il piacere di vedere nella teiera queste minuscole foglie essiccate, che pian piano si aprono emanando il loro profumo, ho imparato ad apprezzarne i benefici. Infatti il tè contiene delle sostanze che aiutano il nostro corpo su diversi campi. Fornisce un alto livello di antiossidanti, utili per prevenire l’invecchiamento, migliora la pelle e le unghie, aiuta a bruciare i grassi, protegge il sistema immunitario, aiuta a controllare la pressione sanguigna e potrei elencare ancora molti altri benefici. Inoltre il beneficio che apprezzo in assoluto è il momento di relax che dedico a me stessa per sorseggiare questa bevanda.

Solitamente il tè in foglia lo reperisco in erboristeria ma mi è capitato di compralo anche su Amazon, acquistando i prodotti Vahdam che devo dire sono veramente buoni. Se volete saperne di più sul tè in distribuzione si trovano diversi libri che parlano dettagliatamente sia delle origini che delle diverse tipologie. Io ad esempio ho letto il “Manuale del Sommelier del Tè” di Victoria Bisogno.

Vi saluto dandovi appuntamento al prossimo venerdì per un’altra ricetta da accostare al nostro Afternoon Tea.

Un saluto a tutti

Betty Esse